La metafisica è quella parte della filosofia che si occupa degli enti secondo una prospettiva che aspira ad essere la più ampia e universale possibile (quindi anche a prescindere dal loro aspetto sensibile), a differenza della fisica e delle scienze particolari che generalmente si occupano dei singoli aspetti della realtà empirica, secondo punti di vista e metodologie particolari.
I rapporti tra metafisica e ontologia sono molto stretti. Nel corso della storia del pensiero i filosofi hanno attribuito a tali discipline accezioni, caratteri e funzioni diversi: alcuni intendendo l'ontologia come parte della metafisica (concependo l'ontologia come una sorta di metafisica generale propedeutica alle altre discipline metafisiche), altri facendole sostanzialmente coincidere, negando alla metafisica, in quanto scienza del trascendente, ogni validità (limitando l'ontologia ad una metafisica descrittiva delle strutture del reale), altri ancora opponendo alla metafisica tradizionale una nuova ontologia in grado di rivelare le vere strutture dell'essere.
Sin dall'antichità si è soliti racchiudere il senso della metafisica nell'incessante ricerca di una risposta alla domanda metafisica fondamentale «perché l'essere piuttosto che il nulla?
All'ambito della ricerca metafisica tradizionale appartengono problemi quali la questione dell'esistenza di Dio, dell'immortalità dell'anima, dell'essere "in sé" (ciò che Kant chiamanoumeno, in opposizione al fenomeno), la questione dell'origine e del senso del cosmo, nonché la questione della relazione fra l'(eventuale) Essere trascendente e l'ente materiale immanente (differenza ontologica).
I limiti dell'esperienza sensibile
Presupposto della metafisica è la ricerca sui limiti e sulle possibilità di un sapere che non può derivare in modo diretto dall'esperienza sensibile. I cinque sensi, infatti, si limitano a recepire passivamente le impressioni derivanti dai fenomeni naturali, e non sono in grado di fornire una legge in grado di descriverli, non sono in grado cioè di coglierne l'essenza.
Oggetto della metafisica, in questo senso, è il tentativo di trovare e formulare la struttura universale e oggettiva che si ipotizza essere nascosta dietro l'apparenza dei fenomeni. In questo senso, sorge l'interrogativo se una tale struttura, ammessa come ipotesi, si celi nell'ente in quanto tale, o piuttosto nella nostra coscienza, sotto forma di idee innate che determinano il nostro modo di pensare e di conseguenza il nostro modo di conoscere e la realtà stessa, che conosciamo.
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